V Marcia Podistica

CASA SERENA – CAMMINANDO CON DON ORIONE – Domenica 12 Maggio 2019

 

 

Si è svolta a Bellocchi di Fano (PU) la Quinta Marcia Podistica Amatoriale per l’Handicap aperta a tutti “Camminando con Don Orione”. Numerosi sono stati i coraggiosi partecipanti di tutte le età nonostante il tempo incerto che fino al momento della partenza ha lasciato tutti col fiato sospeso, al punto di radunarsi in teatro al coperto per la presentazione dell’evento. Ma alla domanda diretta alle Ragazze di Casa Serena e ai partecipanti da parte della Superiora Sr M. Gabriella Lisco se volessero partire per la marcia, tutti in coro hanno risposto il loro grande “si”. Come d’incanto tra i vetri delle finestre è entrato un raggio di sole come segnale che si doveva partire subito. Così senza perdersi in parole, accogliendo la benedizione del Parroco, si è iniziato il conto alla rovescia e si è partiti, qualcuno anche tenendo pronto in mano l’ombrello. Ad aprire la marcia sono stati i Bambini della Scuola dell’Infanzia Paritaria San Sebastiano e le Ragazze di Casa Serena Don Orione con familiari, amici e volontari. Tra le associazioni iscritte: il MOV e l’UNITALSI di Fano che ha accompagnato i Ragazzi di Casa Penelope, il MLO, la Scuola Don Orione di Fano, gli Ex Allievi Don Orione, il Paese dei Balocchi, l’ACLI, il numeroso gruppo di Giovani della Parrocchia di Bellocchi, l’Accademia Granata di Fano. A vincere la coppa come gruppo più numeroso è stato l’UNITALSI, riconoscimento che ambiva da diversi anni. Si ringraziano la Protezione Civile e le Forze dell’Ordine che hanno agevolato la viabilità, il medico e la CRI, oltre che i generosi volontari sempre accorti e disponibili. In primis ringraziamo il buon Dio che ha custodito anche in queste ore di svago Casa Serena e i suoi amici.

 

Riassumiamo con le parole di Papa Francesco lo spirito di questa giornata vissuta insieme: Con l’amico parliamo, condividiamo le cose più segrete. Con Gesù pure conversiamo. La preghiera è una sfida e un’avventura. E che avventura! Ci permette di conoscerlo sempre meglio, di entrare nel suo profondo e di crescere in un’unione sempre più forte. La preghiera ci permette di raccontargli tutto ciò che ci accade e di stare fiduciosi tra le sue braccia, e nello stesso tempo ci regala momenti di preziosa intimità e affetto, nei quali Gesù riversa in noi la sua vita. Pregando «facciamo il suo gioco», gli facciamo spazio «perché Egli possa agire e possa entrare e possa vincere» (Christus vivit n. 155).

 

2 8-bis img_8278